Un fonografo, nelle sue forme moderne chiamato registratore a nastro o grammofono come negli anni ’40, illuminato dal nome grammofono (uno strumento musicale con un corpo tubolare e le parole su di esso) è un piccolo apparecchio automatico per la riproduzione e la registrazione meccanica dell’audio. L’audio viene riprodotto o copiato su un nastro rotante che viene poi letto dal giradischi. Il fonografo ha un altoparlante incorporato in modo che l’utente possa sentire chiaramente le parole che vengono registrate. Inoltre, alcuni moderni registratori fonografici hanno una porta di ingresso audio per collegare gli altoparlanti ad un computer, con un software di riconoscimento vocale in modo che l’utente possa pronunciare frasi o comandi nella macchina e quindi automatizzare il funzionamento della riproduzione del nastro.
I primi modelli di fonografi avevano una funzionalità limitata e venivano utilizzati principalmente per la dettatura. A quei tempi il grammofono svolgeva la maggior parte del lavoro di trascrizione. È possibile che, un tempo, il messaggio pubblicitario venisse trasmesso su questo apparecchio piuttosto che su carta. Le registrazioni moderne includono ora notazioni audio per scopi educativi, come pronunciare una parola in modo appropriato o informare lo spettatore di una storia. Alcuni giradischi includono spot televisivi preregistrati, infomercial, slogan aziendali e campioni musicali che li rendono uno strumento utile per gli inserzionisti, i sistemi di comunicazione al pubblico, e per seminari, corsi di formazione e altri eventi di comunicazione aziendale.
I giradischi, detti anche giradischi, sono progettati per registrare l’audio da qualsiasi sorgente – CD, nastri, sorgenti digitali – e talvolta anche l’industria video si avvale di questa tecnologia. Sono disponibili in diverse forme e dimensioni e sono di solito alimentati da batterie o da movimenti meccanici o da un motore elettrico. I giradischi dei giradischi, quando sono attaccati ad un mixer, riproducono i segnali audio analogici in quelli digitali e sono quindi chiamati giradischi “analogici”.
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